MANGIARE è UN ATTO CIVICO
Lo so, non è un libro sul pane, ma fa parte della mia biblioteca culinaria e devo dire che è un volumetto davvero piacevole. La quarta di copertina inizia così: “L’atto di mangiare implica la responsabilità di tutti e di ciascuno, attraverso una grande catena che va dalla Terra al piatto.” In questo ultimo anno, pensando e ripensando al progetto del Forno Condiviso, mi ci sono spesso ritrovata in questa frase. La responsabilità di tutti. Catena che va dalla terra al piatto. Un po’ come come vogliamo raccontare noi, Dal campo alla tavola. Mi è molto piaciuta una frase di Christian Regouby, delegato generale del Collège culinaire de France nella sua introduzione al libro, che dice “… comunichiamo bene soltanto se siamo autenticamente interessati all’altro”. Se mi interessa il tuo benessere e il tuo futuro, e quindi mi interessa chi sei, cerco di raccontarti il mio punto di vista. Nel caso del Forno Condiviso, cerchiamo di raccontare quello sul pane e quello che ci sta dietro. La gastronomia si dice nel proseguo del libro, quella francese in particolare, non è una questione individuale. È una questione collettiva: è, appunto, un atto civico. Nei Paesi occidentali non c’è più un problema di quantità, ma di qualità. Non si può pensare di risolvere i problemi di domani “tenendoci sul naso gli occhiali di ieri”.
I temi trattati dal volumetto, 130 pagine dense di contenuti, spaziano dalla sostenibilità al ruolo della cucina francese nel panorama culinario mondiale, passando per la transdisciplinarietà di una scienza come la gastronomia. Insomma, tanti temi su cui riflettere scritti con garbo e professionalità.
MANGIARE è UN ATTO CIVICO
Di Alain Ducasse e Christian Regouby
Einaudi