BREAD, WINE, CHOCOLATE
Il sottotitolo dice già tutto: la lenta scomparsa del cibo che amiamo. Perché Simran Sethi si è posta questa domanda ed è andata in giro per il mondo a cercare delle risposte. La prima domanda è stata: perché della meravigliosa quantità di alimenti che la natura ci offre, noi usiamo pochissime varietà? Ed ecco il perché del suo viaggio in Etiopia alla scoperta del vero caffè, o quello in Equador alla ricerca del cacao più incontaminato.
E il pane? In una intervista rilasciata alla giornalista Anna Mazzotti di Vanity Fair, alla domanda perché avesse scelto esattamente questi ingredienti, del pane dice: “Il pane, poi, è la base dell’alimentazione di molti popoli. Chi li produce artigianalmente offre, oltre alla qualità, anche il racconto della storia, del territorio d’origine.”
Simran Sethi, nata in Germania e cresciuta negli Stati Uniti, è di origini indiane. La sua famiglia è del Punjab, il granaio d’India e lei ha voluto fare il suo viaggio del pane tornando alle origini. Riassaporando i sapori della cucina di sua nonna, che lei dava così per scontati.
Sono pagine molto belle, ricche di riflessioni e di verità scoperte. Alla fine del capitolo c’è anche una parte, molto interessante, sulla degustazione del pane.
Completano il volume, in chiusura, delle schede tecniche sulla degustazione di caffè, cioccolato, vino, birra e pane. Il volume si trova anche tradotto in italiano.
Di solito leggo le dediche e i ringraziamenti perché sono sempre curiosa di sapere chi ha ispirato e aiutato gli autori nella creazione del loro libro. L’ho fatto anche questa volta, ma la cosa che mi ha colpito è stata questa frase: “Ai miei nipoti Mev e Avi. Che voi possiate ereditare un mondo delizioso e resiliente in cui tutti abbiano un posto a tavola”.
BREAD, WINE, CHOCOLATE (PANE, VINO, CIOCCOLATO)
the slow loss of food we love
Di Simran Sethi
Harper One (edizione americana)
Slow food Editore (edizione italiana)