
Vi ho già raccontato che a un certo punto della mia vita ho iniziato a interessarmi di grani antichi? Mi sa di sì… ecco questo è un altro volume che ha contribuito alla mia cultura sull’argomento. La prima parte racconta cosa sono i grani antichi e, grazie all’intervento di esperti del settore come agronomi, nutrizionisti, coltivatori ecc…, si cerca di sfatare miti e spiegare certezze. Mentre la seconda, quella che mi è interessata di più, fa una carrellata di tutti i grani antichi regione per regione. Questo mi ha affascinato, perché ho scoperto (o forse confermato) la ricchezza dell’Italia, nella sua differenza di varietà da regione a regione. Il Verna? Spunta dalla terra di Siena, ma il Perciasacchi, che buca i sacchi con le sue spighe appuntite, cresce sotto il sole della Sicilia.
E il Solina d’Abruzzo? O la segale del nord? Un universo di varietà che rendono questa nostra terra ricca e mai noiosa. Almeno io la vedo così. L’ultima parte
è un vademecum all’uso di questi grani: macina a pietra, lievito madre, forno
a legna e tanto altro.
La cosa bella di questa libro è che ci ho trovato dentro il DESR del Parco Agricolo Sud di Milano con cui Forno Condiviso vuole collaborare, la filiera di Stupinigi di Panacea, che, come me, fa della condivisione la sua forza, ma anche quella di Spiga e Madia della Brianza di cui tanto mi ha parlato il panificatore Ariano Del Mastro, il Molino Angeli di cui uso il mix evolutivo e tantissimi altri attori di questo movimento di rinascita che sto imparando a conoscere.
GRANI ANTICHI
Una rivoluzione dal campo alla tavola, per la salute, l’ambiente
e una nuova agricoltura
Di Gabriele Bindi
Terra Nuova Edizioni