Carole colorate
Questo tipo di carote sta diventando molto di moda e sempre più spesso si possono trovare sui banchi della verdura di fruttivendoli e supermercati. Le povere classiche carote arancioni sono quasi “banali” in confronto a quelle gialle, bianche o viola.
Una volta in realtà le carote più comuni erano quelle bianche e quelle viola e solo alla fine del XVII secolo hanno iniziato a fare la loro comparsa quelle arancioni. Si racconta che furono inventate in Olanda per celebrare Guglielmo d’Orange, ma in ogni caso piacquero di più delle altre carote perché mantenevano vivo il loro colore anche dopo la cottura.
Il colore delle varie carote dipende dalla quantità di carotene che esse hanno al loro interno o di flavonoidi: le carote arancioni sono ricche di beta-carotene, le gialle un po’ meno, le bianche ne sono praticamente prive; invece le viola sono ricche di flavonoidi, in particolare di antocianine che sono dei polifenoli che hanno un buon potere antiossidante. In definitiva ogni tipo di carota, quindi, ha delle caratteristiche leggermente diverse e degli effetti benefici leggermente differenti, ma l’uso delle carote colorate in cucina ha principalmente un valore estetico.
Come tutte le carote, prima di consumarle vanno pelate della buccia con uno sbucciapatate o raschiate lungo tutta la superficie con un coltello.