Nel primo capitolo dedicato ai pani di base, Hollywood dice: “Questo capitolo vi aiuterà a fare i primi passi nel mondo della panificazione. Non c’è niente di difficile nel preparare il pane; … Ma attenzione, perché la panificazione provoca dipendenza”. Sante parole!
Eccomi, nella mia libreria ci sono anch’io...
Questo è un libro geniale: il concetto di base è semplicissimo: preparare un impasto di farina, acqua e lievito da tenere in frigo fino a due settimane e poter preparare così il pane ogni giorno.
E’ solo da poche settimane che ho iniziato a cimentarmi nella preparazione del pane e ammetto che è un’esperienza ricca di soddisfazione, sensoriale direi!
Maurizio, cuoco per passione, ha raccolto la sfida e ha scelto la ricetta del pane arabo.
Il mio papà faceva 15kg di pane tutti i sabati, e ne distribuiva una pagnotta a ciascuno dei vicini. Non mi dimenticherò mai il profumo del pane che ti avvolgeva già da giù dalle scale tornando da scuola.
Credo che fare il pane per me rappresenti un po’ una madeleine di Proust: quel profumo che si sprigiona in tutta la casa mi ricorda intensamente la mia mamma.
Ci stiamo divertendo senza bilancia e misurini e con forno elettrico d’antan..