Centrotavola di Natale
Portate
12
Preparazione
30 minuti
Lievitazione
3 ore
Cottura
1 ora
Ingredienti
- 25 g di lievito di birra fresco
- 250 g di farina di farro
- 750 g di farina 1
- 1 cucchiaio di spezie per pan pepato
- 2 cucchiaini di zucchero di canna
- la scorza grattugiata di mezzo limone non trattato e mezza arancia non trattata
- 600 g di acqua
- 2 cucchiaini di sale
A proposito di questa ricetta
Leggevo poco tempo fa sul primo numero della rivista L’integrale un bell’articolo sul pane challa: l’importanza dell’intreccio e poi mi sono soffermata sulla parte che parla della condivisione… Challa, si dice sempre nell’articolo, significa “perforare” in ebraico e si riferisce alla porzione di impasto che veniva tolta dal resto per essere offerta a Dio. Poi il pane challa una volto cotto, che nella sua forma intrecciata rotonda secondo me esprime il massimo dell’eleganza e della sinuosità, viene posto in mezzo alla tavola e ogni commensale ne può staccare un pezzo, rigorosamente con le mani, e gustarlo. Se questa non è condivisione…
Ogni anno faccio un pane di Natale, quest’anno ho abbinato le spezie da pan pepato, come l’anno scorso, a limone e arancia (invece che lime) e ho fatto un intreccio di pane challa rotondo a più strisce, rispetto al pane delle feste di qualche anno fa. Tutti pani pensati da mettere in mezzo alla tavola per abbellirla nei giorni di festa!
Procedimento
Spezzettate il lievito (che sia madre o di birra) e versatelo in una ciotola con l’acqua e lo zucchero, poi aggiungete man mano le farine setacciate e completate con le spezie da pan pepato, la scorza di agrumi e il sale. Potete fare questa operazione anche con l’impastatrice: fate sciogliere il lievito (che sia madre o di birra) spezzettato nella ciotola dell’impastatrice con l’acqua e lo zucchero poi unite poco per volta le farine setacciate e completate con le spezie da pan pepato, la scorza di agrumi e il sale. Impastate fino a ottenere una pasta liscia ed elastica, formate una palla, mettetela in una grossa terrina, copritela con un telo o pellicola e lasciatela lievitare in un luogo tiepido per 2 ore.
Dividetela in dodici parti uguali, formate delle corde lunghe 50-70 cm l’una e affiancatele a tre a tre ottenendo quattro grosse corde. Mettetene due
in orizzontale e due in verticale sul piano di lavoro infarinato: fate passare la metà di quella in alto a sinistra in orizzontale sotto a quella verticale e quella in basso a destra, sempre in orizzontale, sotto a quella verticale stringendo bene al centro per non avere spazi vuoti. Piegate la corda in verticale in alto a destra verso sinistra passando sopra a quella verticale di sinistra; poi piegate quella in orizzontale in alto a sinistra verso il basso passando sopra a quella orizzontale appena sotto. Afferrate la corda in verticale in basso a sinistra e piegatela verso destra passando sopra a quella verticale di fianco. Piegate la corda orizzontale a destra in basso verso l’alto passando sopra a quella orizzontale appena sopra. Proseguite facendo un giro in senso orario (cioè contrario a quello che avete appena fatto): partite con la corda verticale in alto a sinistra e andate verso destra. Alternate un giro antiorario e un giro orario fino a quando tutti le corde di pasta saranno intrecciate, poi infilate delicatamente le estremità sotto la forma per non farle vedere. Sistemate la treccia arrotolata su una teglia ricoperta con carta da forno, copritela con pellicola e lasciatela lievitare ancora 1 ora.
Scaldate il forno a 230°, meglio ventilato, con una teglia profonda sul fondo. Quando arriva a temperatura, versate nella teglia 300 g di acqua, infilate quella con il pane nel forno e abbassate a 220°. Cuocete per 10 minuti, poi passate al forno statico, abbassate a 200°, e proseguite la cottura per 20 minuti. Abbassate un’ultima volta la temperatura a 180° e terminate la cottura in 30 minuti.
Abbinamenti:con le spezie e le scorzette di agrumi questo pane è l’essenza del Natale. Potete servirlo
a fine pasto con una crema pasticciera profumata all’arancia, o una mousse di torrone. Ma, se amate ad esempio i formaggi, la corona può essere abbinata a un piatto di formaggi, come crescenza, caprino fresco, caciocavallo fresco, gorgonzola dolce o toma latteria.