Rotolo di tacchinella farcita
Portate
8
Preparazione
30 minuti
Cottura
2 ore e 15 minuti
Difficoltà
media
Ingredienti
1 tacchinella da circa 3 kg disossata
1 mela renetta grande
90 g di prugne secche denocciolate
300 g di salsiccia luganega
120 g di castagne cotte a vapore sbucciate
2 spicchi di aglio
qualche rametto di rosmarino
un ciuffetto di salvia
olio extravergine di oliva
sale
A proposito di questa ricetta
Quando chiedete al macellaio di disossarvi la tacchinella, spiegategli che dovete fare poi un rotolo ripieno, così anche lui saprà esattamente come prepararvela.
Prima di arrotolare la carne sul ripieno, preparatevi già dei pezzi di spago da cucina tagliati, così l’operazione di legatura sarà più facile e veloce.
Durante la cottura spennellate ogni tanto la pelle della tacchiella con il sugo di cottura aiutandovi con un pennello da cucina: la superficie non si seccherà troppo e assumerà un meraviglioso colore dorato.
Procedimento
Fatevi disossare dal vostro macellaio di fiducia una tacchinella in modo che risulti aperta a libro.
Sbucciate la mela e tritatela insieme alle prugne secche denocciolate. Distribuite il composto su tutta la tacchinella aperta.
Spellate la luganega e spalmatela sopra lo strato di mele e prugne secche in modo da ricoprirlo tutto. Tritate anche le castagne e distribuitele uniformemente sulla salsiccia.
Partendo dal lato sinistro, iniziate ad arrotolare strettamente la carne sul ripieno fino a ottenere un grosso rotolo.
Legatelo prima in un senso e poi nell’altro con spago da cucina in modo che rimanga ben compatto e il ripieno non rischi di fuoriuscire durante la cottura.
Mettete il tutto in una pirofila con un filo d’olio, l’aglio e le erbe aromatiche, salate e fate cuocere in forno a 200° per circa 2 ore e 15 minuti.
I CONSIGLI DEL VIGNAIOLO
Rosso della cantina di Col d’Orcia
Un rosso della cantina di Col d’Orcia, un Sangiovese Grosso vinificato a Montalcino. Il Sangiovese grosso è una delle due famiglie in cui si divide il Sangiovese, l’altra è il Sangiovese piccolo. Una curiosità, il Sangiovese grosso è conosciuto anche con il nome di Brunello usato soprattutto a Montalcino dove si credeva appartenesse ad una varietà autoctona della zona. E’ un vino con un buon tannino ed una buona struttura che bene gli consentono di abbinarsi a piatti molto strutturati e corposi.